Termalismo per il "Long Covid": Chianciano in prima linea
  • 11 Dicembre 2021
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  • by Emanuela Crosetti
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La riabilitazione termale è un’importante risorsa per i pazienti post-Covid. Il mondo del termalismo è pronto a raccogliere l’appello

La riabilitazione termale può essere una importante risorsa per affrontare efficacemente il decorso nei pazienti post-Covid. Lo dicono le ricerche scientifiche, e il mondo del termalismo è pronto a raccogliere l’appello. Ed è proprio in quest’ottica che va vista l’adesione, avvenuta in settimana, delle Terme di Chianciano alla campagna “Insieme oltre il Covid” lanciata dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. La tematica è stata affrontata proprio a Chianciano, in un incontro tra i medici dello stesso Policlinico, della Simfer e delle Terme di Chianciano.

Come è noto, sono sempre più numerosi, nella letteratura scientifica, i casi di persone che, pur clinicamente guarite dal Covid-19, anche nei mesi successivi continuano a trascinarsi i postumi del virus, sotto forma di problematiche di salute di vario genere. Il sintomo più diffuso è la stanchezza, seguito dalla perdita del gusto e dell’olfatto. Poi c’è la “nebbia mentale”, che si manifesta con problemi di memoria e di concentrazione. Infine, in molti lamentano mal di testa, disturbi del sonno, sintomi neurologici come ansia o stress, disturbi gastrointestinali, dolori muscolari. I medici hanno denominato questo insieme di condizioni “Long Covid” o “Sindrome Post Covid”.

Si tratta di una patologia nuova, ancora poco studiata ma, nonostante ciò dai dati a disposizione, appare già evidente che “la riabilitazione termale nel post-Covid può contribuire al benessere generale attraverso
un’alimentazione sana secondo una modalità educativa dedicata ai principi della dieta a km zero e della biodinamica”, come ha precisato, nell’incontro di Chianciano Terme, Antonio Gasbarrini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e Gastroenterologia al Policlinico Gemelli.

Le possibili soluzioni

Ne deriva che i centri termali possono fornire un importante contributo terapeutico, attenuando sintomatologie come stress, infiammazione e disturbi gastrointestinali. In particolare, per i sintomi del “Long Covid” legati ai dolori osteo-artro-muscolari, può essere risolutiva l’idrokinesiterapia, tecnica fisioterapica che utilizza l’acqua termale Sillene, mentre per i disturbi del sistema gastroenterico, le cure idropiniche come dell’Acqua Santa e dell’Acqua Fucoli, rappresentano un formidabile strumento detox per fegato e intestino. Per i problemi respiratori, infine, le cure inalatorie con l’acqua termale Santissima sono indicate per le difese immunitarie e per l’elevato potere antiallergico.

Da parte sua, le Terme di Chianciano, anche grazie alla visione imposta dalla nuova proprietà, sono in prima linea nel connubio tra terme e salute, e auspicano che in un prossimo futuro le cure termali possano essere più integrate e fruibili per tutti gli Italiani. A questo scopo, oltre al Bonus Terme, sono pronte nuove iniziative per rendere sempre più articolata la collaborazione con il settore sanitario e la sinergia col territorio.

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