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by Emanuela Crosetti
Le Terme di Lurisia possiedono qualità uniche e una storia affascinante, circondate da una natura anch’essa curativa
Che le acque radioemananti delle Terme di Lurisia curino davvero, lo sapevano anche i minatori locali del 1900, che erano soliti immergervi le ferite per vederle definitivamente guarire. A certificarlo scientificamente, però, fu il premio Nobel Madame Marie Curie, nel 1918. E dal 1940, l’istituto idrotermale Lurisia divenne ufficialmente un luogo fonte di salute, immerso inoltre in un paesaggio straordinario e in un’atmosfera rilassante dove è facile prendersi cura di sé.
Leggenda e verità
La leggenda racconta che la scoperta dell’acqua fu accidentale, per mano di uno delle decine di minatori che, nei primi anni del secolo scorso, lavoravano nella zona di Nivolano (oggi Lurisia). Picconando la parete rocciosa per staccarne le lose, le tipiche lastre di pietra indigena utilizzate per l’edilizia, colpì involontariamente una vena di acqua sorgiva che si rivelò subito essere ottima da bere ma ancora migliore per detergere le piaghe da lavoro. Ferite che, quasi per miracolo, si rimarginavano in brevissimo tempo.
Le voce si sparse e le doti sorprendenti di questa sorgente divennero presto molto conosciute anche fuori dal territorio, attirando l’attenzione di curiosi, medici e ricercatori. Furono questi ultimi a studiarne le caratteristiche, attestando definitivamente le qualità medicamentose e benefiche dell’acqua.
Nel 1913, il professor Lincio, celebre studioso di mineralogia, mentre effettuava alcuni scavi in zona, fece una portentosa scoperta: estesi giacimenti di autumnite, un minerale particolare radioattivo. Una notizia che fece drizzare le orecchie anche al Governo Italiano. Fino a quando, nel 1918, Marie Curie, grande scienziata di fama internazionale nonché Premio Nobel per aver scoperto il radium, giunse a Lurisia, portando avanti molti studi e raccogliendo campioni di autumnite da consegnareall’istituto di Parigi per analisi e ricerche.
Le Terme oggi
Confermata la radioemanazione dell’acqua e le relative eccezionali proprietà terapeutiche, fu poi grazie alla determinazione e alla volontà di Pietro Cignolini, David Garbarino e Piero Sciaccaluga, un medico e due lungimiranti imprenditori liguri, che nel 1940 sorse il primo stabilimento termale di Lurisia, mettendo così a disposizione delle persone la possibilità di utilizzare, a scopo medicamentoso, questa mirabile acqua, finalmente somministrata con metodo e pratiche scientifiche. Lurisia divenne, quindi, un centro di importante ricerca idrotermale, ma anche ambito luogo di vacanza e di benessere, meta prediletta di migliaia di persone tra cui grandi ed importanti personaggi dell’epoca, quali il presidente della Repubblica Gronchi e l’architetto Giò Ponti. Quando successivamente, con decreto del Ministero della Sanità, ne fu permesso l’imbottigliamento e la vendita, si riuscì infine a portare le qualità salutari della fonte Santa Barbara di Lurisia alle labbra di tutti.