• 6 Novembre 2024
  • News
  • by Emanuela Crosetti
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Il fatturato delle terme italiane nel 2023 sale a 1,6 miliardi di euro, facendo del Bel Paese una delle più gettonate mete del wellness tourism

L’Italia – si sa – è una delle principali mete di destinazione del wellness tourism, ovvero di tutti quei viaggi che uniscono bellezza e salute. Per l’anno 2023, infatti, le 317 terme in attività presenti sul territorio del Bel Paese hanno prodotto un fatturato complessivo pari a 1.647 milioni di euro. Oltre il 90% di queste strutture termali operano in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale, con un fatturato di 101 milioni di euro generato esclusivamente da cure gestite attraverso la stessa sanità pubblica.

Ciò significa che gli stabilimenti italiani non solo utilizzano acque minerali efficaci nel trattamento di varie patologie croniche e nella riabilitazione funzionale, ma rispettano anche una serie di requisiti di carattere strutturale, organizzativo e professionale necessari per poter operare per conto del servizio sanitario. Tra questi: l’adeguatezza degli impianti e delle attrezzature, la disponibilità di personale con competenze specialistiche, l’accessibilità e qualità delle cure e l’osservanza delle norme in materia igienico-sanitaria.

I viaggi per motivi di salute si configurano quindi come un settore in rapida crescita nell’economia italiana, con un tasso di sviluppo annuale intorno al 20%, trend più che positivo che sta contribuendo in modo determinante anche all’economia italiana, con una spesa turistica stimata in quasi 89 miliardi di euro per il 2023, in crescita del 23% rispetto all’anno precedente. N parole povere, si potrebbe raggiungere la vetta di 16 miliardi di dollari entro il 2024 e 36 miliardi di dollari entro il 2029, con un tasso di crescita annuo del 18 per cento. 

(Fonte: Pambianco)