Dove il benessere è di casa

Nella terra delle Crete e del travertino

Regione: Toscana
Provincia: Siena

L’ameno borgo di Rapolano Terme sorge nel cuore delle Crete senesi, tra boschi, colline, la romantica valle del fiume Ombrone e il profilo suggestivo di antichi casali e cascine, testimonianza di una cultura contadina radicata e tuttora ben viva. Le sue acque termali, che sgorgano dal sottosuolo cariche di proprietà benefiche, pare avessero dato sollievo anche a Giuseppe Garibaldi in persona, a mollo in una vasca di travertino per curare le sue gloriose ferite.

  • Cenni storici

I ritrovamenti più antichi che attestano la presenza dei primi insediamenti umani nel territorio di Rapolano Terme risalgono al Paleolitico Superiore (circa 30.000 a.C.), con popolazioni di cacciatori-raccoglitori che qui si fermavano per fabbricarsi vari strumenti, con pietre di diaspro o selce.

Del periodo Etrusco non si hanno purtroppo significativi ritrovamenti, mentre per il periodo romano, recenti studi hanno avvallato la possibilità che qui si sia svolta la cosiddetta “Battaglia del Sentino” tra Romani e una coalizione di Galli, Sanniti ed Etruschi.

Le acque termali, il travertino e altri fattori favorirono la nascita dell’insediamento di Campo Muri, abitato dal III a. C. al IV d. C.
Le invasioni barbariche che iniziarono a partire dal III secolo d.C., invece, portarono alla costituzione di nuovi siti situati su alture e spesso chiamati “Castellari”.

Fino al XIII secolo, ci fu un proliferare di fortezze, movimento di autodifesa dei signori fondiari. Nel Duecento, il castello di Rapolano passò dai feudatari Cacciaconti al potente Comune di Siena, ma venne poi devastato dagli eserciti dell’imperatore Carlo V e di Cosimo de’ Medici.

Il Comune di Rapolano Terme nacque ufficialmente nel giugno 1777, durante il regno del granduca Pietro Leopoldo Asburgo-Lorena.

Le sorgenti termali di Rapolano erano ben ai Romani, come testimoniato da un passo dello storico latino Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale. La massima fioritura di questo centro termale sì ha, invece, a partire dal ‘300, quando gli autori che si occupano dei bagni termali lo citano costantemente tra le località termali più notevoli del contado senese. Rinomato come bagno sulfureo, nel ‘500, diviene famoso per la cura della scabbia.

  • Tipologia di acque

Le acque termali di Rapolano, classificate come solfureo-bicarbonato-calciche e ricche di zolfo, calcio, sodio, magnesio e bicarbonato, sgorgano a una temperatura di 39 gradi da due sorgenti, in corrispondenza delle quali sorgono gli attuali stabilimenti termali: le ottocentesche Terme Antica Querciolaia e le Terme San Giovanni, secondo la tradizione frequentate anche da Santa Caterina da Siena.

  • Patologie curate

La generosa concentrazione di elementi minerali conferisce alle acque termali di Rapolano un’azione benefica particolarmente efficace, soprattutto per quanto riguarda le affezioni respiratorie alte e basse, cardiovascolari e cutanee, dell’apparato locomotore e, naturalmente, anche per il rilassamento muscolare indotto proprio dall’intenso calore.

  • Trattamenti disponibili

Rapolano è innanzitutto meta abituale per coloro che desiderano rilassarsi nelle piscine di acqua calda termale e dedicarsi al recupero psico-fisico in un contesto ambientale di grande impatto visivo. Inoltre, il loro essere ancora poco conosciute garantisce, nei giorni settimanali, il privilegio di un ambiente particolarmente tranquillo e quasi esclusivo.

Presso le terme di Rapolano, è possibile effettuare terapie quali aerosol, docce nasali, humage, inalazioni caldo-umide, insufflazioni, nebulizzazioni, politzer crenoterapico, bagni terapeutici, idromassaggi, piscina termale, fanghi e riabilitazione; o dedicarsi a massaggi, cura corpo e viso, nonché cosmetici.

  • Da visitare

Il centro storico di Rapolano Terme è una chicca imperdibile che ancora conserva numerose tracce del suo passato. Spicca il largo uso del travertino proveniente dalle vicine cave attive fin dal Cinquecento. Una delle vie di accesso al centro storico è la bella Porta dei Tintori, risalente al XIV secolo e collocata accanto alle mura medievali, con le tanto di trecentesche torri circolari.

All’interno dell’abitato, invece, nella zona più antica, sorge la trecentesca Chiesa di San Bartolomeo. Benché priva di facciata, in quanto inglobata tra due edifici, la chiesa ci mostra un fianco – dove si trova il portale di accesso – e, all’interno, alcuni affreschi del XIV secolo, un altare in stucco dedicato a Sant’Antonio da Padova e una bella tela raffigurante Madonna con Bambino e Santi di Vincenzo Rustici.

Nota anche come Chiesa della Fraternita, la Chiesa del Corpus Domini, che si affaccia sulla centralissima piazza Matteotti, conserva alcune opere particolarmente interessanti. Come l’affresco Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Girolamo riferibile alla bottega di Girolamo di Benvenuto; e l’altare seicentesco ornato dalla Madonna del Rosario e i Quindici misteri del Rosario di Francesco Bartalini.

Poco fuori dal centro abitato, si trova la bella pieve romanica di San Vittore, risalente all’anno 1029. La chiesa è a tre navate, con un frammento di affresco della fine del Trecento e una terracotta policroma, dell’inizio del XVI secolo, raffigurante la Madonna col Bambino.

Infine, il Parco dell’Acqua, costruito nei pressi di un’antica cava, oggi dismessa e trasformata in un lago. Il parco , un vero e proprio Museo a cielo aperto, ospita una serie di sculture realizzate in travertino, tutte realizzate da famosi e riconosciuti artisti italiani ed internazionali.

E tutto intorno al borgo, le crete senesi, distesa di basse colline prive di vegetazione, costitute da argilla grigia e a tratti alternati da calanchi e biancane che formano, a sud di Asciano, il Deserto di Accona. Sì tratta di una zona arida eppure estremamente suggestiva, all’estremità sud della quale sorge su un’altura l’abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore, del XIV secolo, ospitante una congregazione benedettina.

  • Info e contatti

Ufficio turistico:

c/o Comune
via Subborgo Garibaldi, 1
+39 0577 723210
e.stufara@comune.rapolanoterme.si.it
Lun-Ven 9-13 / Mar e Gio 15-17.30

Sito del Comune:
https://www.comune.rapolanoterme.si.it

Sito elle Terme:
https://www.termesangiovanni.it
https://www.termeaq.it