Lungo la Via Francigena

Gemma preziosa tra Siena e Firenze

Regione: Toscana
Provincia: Firenze

Gambassi Terme è un delizioso borgo storicamente vocato al benessere e all’accoglienza, situato nel crocevia delle principali strade che, già al tempo degli etruschi e dei romani, collegavano i maggiori centri della toscana. L’arcivescovo Sigerico di Canterbury la cita tra le più incantevoli tappe del suo pellegrinaggio verso Roma, lungo la Via Francigena, ad oggi uno dei cammini europei più suggestivi da percorrere.

  • Cenni storici

Nel XII secolo, Gambassi vetus, situato altimetricamente più in basso, e Gambassi novum, costruito in luogo più difendibile sul colle, si unirono, formando un unico paese, dal quale l’attuale deriva.

Sul luogo, signoreggiava Volterra, tanto che gli abitanti di Gambassi, considerandola a un certo punto insostenibile, nel 1268, si sottomisero a San Gimignano. Questo fatto provocò una vertenza tra le due città rivali, sfociata poi in un conflitto nel 1275 e terminata, nel 1280, grazie a un lodo arbitrale. Una decina di anni dopo, Gambassi venne staccato dal territorio sangimignanese per essere annesso al contado fiorentino.

Dal XV secolo in poi, si susseguirono una serie importante di fatti, quali il saccheggio da parte delle milizie viscontee, i gravi danni subiti durante la guerra che dette origine al ducato di Firenze e la sottomissione al Comune di Montaione, dal quale si emancipa soltanto nel 1917.

Il distacco di Gambassi è, in realtà, la conclusione di una questione che rimonta ad almeno vent’anni prima, quando il sindaco di Montaione, il Conte Andrea da Filicaja Dotti, faceva notare che tale frazione era ingiustamente discriminata nel numero di seggi in consiglio comunale, nei servizi e nelle manutenzioni: “Gambassi – scriveva – ha bisogno del telegrafo, difetta d’illuminazione, desidererebbe una piazza di cui è mancante come anche una seconda condotta medica; ha i lastrici dell’abitato esaurienti e le fognature mal fatte e che mai servirono allo scopo e danneggiano i fondi delle case a contatto; la viabilità della frazione lascia oltre ogni dire a desiderare, i camposanti sono tenuti deplorevolmente”.

A Gambassi Terme, sono nati due artisti: Francesco Livi (esecutore di vetrate, vissuto tra il XIV e il XV secolo) e Giovanni Gonnelli (scultore, vissuto nel 1600).

  • Tipologia di acque

La sorgente attorno alla quale gravita Gambassi Terme è la cosiddetta Acqua salsa di Pillo, che sgorga alla temperatura di circa 15 °C nel fondovalle del Rio Sanguigno. Viene classificata come acqua salso-bromoiodica, sebbene in realtà sia ricca di molti altri oligominerali, come magnesio, sodio, zolfo, cloruri e acido carbonico libero.

  • Patologie curate

L’acqua naturale sorgiva di Gambassi Terme è ad alta mineralizzazione e vanta complessivamente proprietà disintossicanti e antinfiammatorie, oltre che lassative. Grazie ai minerali che vi sono disciolti, essa esplica un’efficace attività terapeutica nelle patologie dell’apparato respiratorio e gastro-intestinale.

All’inizio del XX secolo, inoltre, le acque di Gambassi Terme diventano celebri soprattutto fra gli sportivi che ne scoprono i benefici per l’attività fisica. Quali, ad esempio, niente meno che Gino Bartali.

  • Trattamenti disponibili

Presso lo stabilimento termale di Gambassi, sono disponibili vari trattamenti tra cui: cure idropiniche, inalazioni, massaggi e idrocolonterapia, fangoterapia, sauna, bagno turco, idromassaggi, elioterapia, aromaterapia, cromoterapia, nonché cascate del ghiaccio, il cosiddetto “fiotto d’acqua finlandese” e docce refrigeranti.

È anche attivo un reparto riabilitativo per pazienti affetti da morbo di Parkinson, sclerosi multipla ed emiplegia.

Le Terme di Gambassi, in aggiunta alle proposte curative, offrono anche trattamenti relax all’interno del percorso chiamato “Cammino del Benessere”, dove l’acqua termale è sfruttata per bagni rilassanti nelle due piscine, interna ed esterna.

  • Da visitare

La cittadina di Gambassi Terme offre numerosi spunti per un viaggio all’insegna della cultura, della storia e della natura. Come la visita al Parco Benestare, ricco di percorsi trekking e vicino alle più importanti attrazioni del territorio. Come il Sacro Monte di San Vivaldo, le antiche formazioni rocciose di interesse geo-minerario e la Pieve di Santa Maria a Chianni, affascinante esempio di architettura romanica.

Per quanto, invece, riguarda l’Area Archeologica di Poggio all’Aglione, essa è sede di importanti resti di epoca romana ed etrusca e oggigiorno ammirabili nel Palazzo Civico e nella sede del Gruppo Archeologico.

Imperdibile – e curiosa – la Mostra del Vetro permanente. Perché è a partire dal Medioevo, che la zona di Gambassi divenne nota per l’attività dei vetrai. All’interno del Museo, restano a testimonianza di questa gloriosa tradizione, oltre 3000 reperti archeologici, sia locali che genericamente italiani, risalenti al periodo tra il XIII e il XVI secolo, oltre a studi e ricerche storico-archeologiche sulla produzione del vetro in Valdelsa.

Il paese, inoltre, è attraversato dalla Tappa 30 della via Francigena che, da San Miniato, arriva a Gambassi, passando dai Comuni di Castelfiorentino e di Montaione.

Meritano, infine, una visita l’attuale chiesa di Santa Cristina costruita nel 1935 per volere del conte Alessandro Nardi-Dei nel luogo dove i residenti sostenevano di vedere dei fantasmi; e il Santuario di Montignoso, che ospita un grande presepe all’aperto, con raffigurazioni della natività e di altre scene della vita di Gesù.

  • Info e contatti

Ufficio turistico:

via Volterrana, 60/a
+39 0571 639192
turismo@comune.gambassi-terme.fi.it
Aprile-Maggio: Lun–Ven 15-18 / Sab 10-18 / Dom 10-13
Giugno-Settembre: Lun-Ven 10.30-13.30 e 15-18 / Sab 10-18 / Dom 10-13
Ottobre:
Lun-Gio 15-17 / Venerdì 10.30-13.30 e 15-17 / Sab 10-17 / Dom 10-13

Sito del Comune:
https://www.comune.gambassi-terme.fi.it

Sito elle Terme:
https://www.termedigambassi.com