Un’incontaminata bellezza

Città della memoria

Regione: Sicilia
Provincia: Agrigento

Il destino di Montevago, come gran parte dei centri della Valle del Belice distrutti dal terribile sisma del ‘68, è stato quello di risorgere dalle macerie. Con nuove strutture architettoniche, la città si è ridata la vita, ricreando la storia e il tessuto sociale di un pezzo di Sicilia così tanto martoriato dagli eventi naturali. Vedere per credere.

  • Cenni storici

Luogo di remoti insediamenti umani, Montevago è stata sede della battaglia sul fiume Crimiso, nel 339 a.C., combattuta tra l’esercito greco guidato da Timoleonte e quello punico sotto la guida di Amilcare ed Asdrubale.

Nel 827 d.C., l’esercito musulmano, guidato da Asad, sbarcò in Sicilia e si scontrò con l’esercito bizantino, guidato dal generale Palata, sconfiggendolo. Tra i nuclei urbani fondati dagli arabi, si ricorda Rabl Al-Balat, il casale Belich e Mazil Sindi, quest’ultimo detto successivamente Miserindino che darà il nome, a partire dal XIV secolo, all’omonima baronia.

Il feudo di Miserendino e relativo castello passò nelle mani di Antonio Moncada, conte di Adernò, poi a Enrico Rosso e infine venduto ai Corbera e ai Filangeri.
Nel 1636, la baronia di Miserendino venne acquistata da Girolama Xirotta che popolò il feudo dandogli il nome di Montevago.
Insieme alla costruzione della casa baronale e alla vicina Chiesa di San Francesco, il primo nucleo urbano del paese si sviluppò secondo uno schema razionale di tipo ortogonale. Alla costituzione di questo primo nucleo, concorsero abitanti dei paesi vicini.

Sul finire del XVII secolo, dopo che i Gravina subentrarono agli Xirotta, il paese si era particolarmente sviluppato e a distanza di un secolo, l’assetto urbanistico di Montevago raggiunse una configurazione pressoché definitiva. Come tanti comuni della Valle del Belice, anche Montevago ha subito la forza distruttiva del terremoto del ’68, tanto da abbandonare il sito originale per essere ricostruita altrove.

La storia delle fonti termali di Montevago, invece, affonda le radici nel mito. La leggenda narra che presso queste acque erano soliti bagnarsi Cinzio e Corinzia, due giovani pastori della Vale del Belice. Celebrando un rito in onore di Venere, la dea donò loro l’immortalità, trasformando Cinzio in un fauno e Corinzia in una ninfa.

  • Tipologia di acque

L’acqua termale di Montevago sgorga a una temperatura di 35 gradi, mentre le cascatelle toccano un picco di 40. Queste acque sono classificate come solfato-calciche-magnesiache.

  • Patologie curate

Ideali per il trattamento dei disturbi dell’apparato respiratorio e locomotore, le terme di Montevago sono però anche molto sfruttate per il puro piacere e relax.

  • Trattamenti disponibili

La principale attività offerta dalle sorgenti di Montevago è quella del classico bagno nelle piscine termali, per buona parte costituite da una serie di suggestive vasche in pietra alimentate da piacevoli cascatelle.

Fra i principali trattamenti proposti,
si collocano anche massaggi e idromassaggi, idro-kinesi-terapia e percorsi anti-stress, ma anche humage, fanghi e inalazioni caldo-umide.

  • Da visitare

L’antico nucleo urbano, divenuto ora un vero e proprio “Museo della distruzione a cielo aperto”, offre purtroppo ben poco, in quanto buona parte della memoria storica del suo passato è andata persa in seguito al terribile sisma del gennaio del 1968.

Del Duomo si sono fortunatamente salvati i tesori artistici, quali la cinquecentesca tela raffigurante la Vergine Maria e il fonte battesimale di scuola gaginiana, che si possono ammirare nell’attuale Chiesa Madre, costruita nel nuovo insediamento che si sviluppa con piazze, ampie strade e architetture moderne.

Tra gli spunti di visita nei dintorni, non vanno dimenticato i numerosi lasciti di romani e musulmani, con tracce di una villa romana risalente al III secolo a.C. e un casale arabo. Poi vi è il Bosco del Magaggiaro, rifugio di volpi e di lepri, del coniglio selvatico e di qualche cinghiale. Infine, lungo la strada che conduce a Menfi, si trova la cosiddetta Grotta dei Personaggi, all’interno della quale sono stati trovati reperti risalenti a circa 5 mila anni fa.

  • Info e contatti

Ufficio turistico:

c/o Comune
piazza della Repubblica
+39 092 539614
Lun-Ven 8-14.30 / Gio anche 15.30-19

Sito del Comune:
https://www.comune.montevago.ag.it

Sito elle Terme:
https://www.termeacquapia.it