Antichità, artigianato, natura e sapori

Dove il tempo si è fermato…

Regione: Sardegna
Provincia: Sassari

Benetutti è un borgo dalle origini antichissime situato alle pendici dell’altopiano del Goceano, territorio ricco di suggestioni tutte da scoprire: sorgenti termali, foreste millenarie, testimonianze archeologiche, artigianato ed enogastronomia. I giorni che avete deciso di dedicargli non saranno mai abbastanza…

  • Cenni storici

Il legame tra Benetutti e le sue preziose acque curative che si trovano nei suoi pressi è testimoniato innanzitutto dall’origine del suo nome che pare deriverebbe dal toponimo “bena de Tudi”, ovvero “vena/sorgente di Tudi”, con riferimento proprio alle sorgenti termali. In epoche precedenti, però, il paese veniva indicato col nome di “Bullerjana”, che significa – guarda caso – “porta della polla”.

Benetutti è antichissimo, nel vero senso della parola. Conserva, infatti, numerose tracce di insediamenti nuragici e costruzioni risalenti al neolitico. La permanenza dei romani in questi luoghi è stata accertata, invece, grazie al ritrovamento di un’antica vasca termale, di frammenti di colonne e di iscrizioni in latino, tutt’oggi custoditi all’interno dello stabilimento termale di San Saturnino. E furono proprio i romani, sfruttando l’azione benefica delle “Aquae Lesitanae”, a trasformare questo territorio in un’importante stazione termale nota ai tempi come “Lesa”. Si narra che le fonti utilizzate fossero all’incirca un centinaio, accanto a ognuna delle quali era sistemata una pietra su cui si era stato inciso il nome della malattia o della parte anatomica che quelle acque potevano guarire, come per esempio “fonti di Anzu de sa valle” o “fonti di Anzu de sos nervios”.

Benetutti passò poi agli aragonesi nel 1400, i quali ne fecero un feudo regio. Fu infine riscattata ai feudatari nel 1839.

  • Tipologia di acque

Le sorgenti termali di Benetutti sgorgano a temperature variabili che vanno dai 34 ai 43 gradi, in parte sfruttate dagli stabilimenti e in parte di libero accesso. La loro composizione è di tipo solfurea, salso-bromo-iodica.

  • Patologie curate

Queste acque prodigiose sono perfette per le cure delle malattie della pelle e dell’apparato respiratorio, per problemi di carattere reumatico o osteoarticolare nonché nei disturbi del sistema circolatorio. In particolare sono adatte per chi soffre di artrosi, lomboartrosi, discoartrosi, reumatismi, fratture, distorsioni, affezioni muscolari, sciatica, riabilitazione motoria, dermatiti e rigenerazione cellulare, bronchiti croniche e/o asmatiche, enfisemi polmonari, asma, riniti, sinusiti e faringiti.

  • Trattamenti disponibili

I trattamenti termali possiedono un’elevata efficacia terapeutica in quanto sono tra le poche in Europa a venir somministrate al naturale, senza subire alcun trattamento fisico o chimico prima della loro assunzione.

I principali trattamenti effettuati riguardano, nello specifico, fanghi e bagni, idromassaggi subacquei, insufflazioni, aerosol, inalazioni, docce nasali, terapie diadinamiche e con ultrasuoni, ionoforesi, galvano terapie, riflessologia plantare e trattamenti estetici di vario tipo, inclusa un’ampia gamma di massaggi.

  • Da visitare

Benetutti preserva una peculiare produzione artigianale di pane e dolci tipici, a cui si aggiunge la produzione del vino di ottima qualità. Le tipiche lavorazioni artigiane come la tessitura, la realizzazione di oggetti artistici in ferro battuto e la lavorazione della pietra coniugano tradizione e modernità, per un’esperienza di visita che non dimenticherete tanto facilmente.

Il territorio offre bellezze naturalistiche imperdibili, quali le Foreste Demaniali di Burgos, Anela e Bultei, “Sa Fraigada”, “Su Tassu” e Monte Pisanu, dove è possibile effettuare are interessanti escursioni a piedi o in bicicletta durante tutto l’anno.

Suggestivi oltre misura, i menhir di monte Mannu, i dolmen di monte Maone (III millennio a.C.) e le domus de Janas di Luzzanas e Mandra e’ Giosso, quest’ultima unica in Sardegna a due piani. Le testimonianze proseguono nell’età nuragica, con tombe di Giganti e i nuraghi s’Aspru. E tra le cospicue tracce romane, è da segnalare la vasca termale di con gradini di marmo, che si trova all’interno dell’odierno stabilimento termale di San Saturnino.

Tra i luoghi di culto, invece, spicca la parrocchiale di Sant’Elena Imperatrice, all’interno della quale sono conservati un retablo del 1549, originalissima espressione dell’arte rinascimentale sarda, e una pregevole statua lignea di san Michele. A metà agosto, si festeggia la patrona con i gosos, canti liturgici e la partecipazione di gruppi folk da tutto il mondo.

  • Info e contatti