Nelle terre del vino e del prosciutto

Alle falde del misterioso castello...

Regione: Emilia Romagna
Provincia: Parma

Come ogni maniero che si rispetti, anche il castello di Montechiarugolo ha il suo fantasma, la Fata Bema, una giovane incantevole dalle nobili origini che, rimasta orfana in tenera età e priva di mezzi, era diventata una misteriosa indovina…

  • Cenni storici

Il borgo medievale di Montechiarugolo sorge verso il X secolo, in seguito ad alcuni disboscamenti effettuati dai monaci agostiniani dell’abbazia di Santa Felicola. L’originario castello difensivo venne edificato nel 1121, nei secoli successivi passato poi sotto il dominio dei Visconti. Fu nel 1406, che il duca Giovanni Maria Visconti assegnò al condottiero Guido Torelli il feudo di Montechiarugolo, elevandolo al rango di contea. Due secoli dopo, il conte Pio Torelli, insieme a diversi esponenti della nobiltà parmigiana, fu accusato di aver preso parte alla congiura ai danni del duca Ranuccio I Farnese. Venne, perciò, condannato a morte e i suoi beni confiscati. Ha inizio la lenta decadenza di Montechiarugolo, assorbita poi dalla Camera Ducale di Parma.

Il 4 ottobre del 1796 il castello fu al centro di uno scontro di modeste dimensioni ma grande risonanza, noto come Battaglia di Montechiarugolo, fra un gruppo di austriaci e una rappresentanza della Guardia Civica Reggiana affiancata da soldati francesi. Secondo un’importante ipotesi storica pare che il tricolore italiano, anche se ancora senza nessun significato politico, fosse lo stendardo sotto cui combatterono le milizie della Repubblica Reggiana proprio a Montechiarugolo. L’episodio d’armi fece da preludio al Risorgimento  e lo stesso Napoleone Bonaparte volle lodare l’impresa dei primi patrioti, commemorando i volontari periti in battaglia come “I primi che avevano versato il loro sangue per la libertà”.

Nel 1806, Montechiarugolo fu annesso al Ducato di Parma e Piacenza.

Alcuni anni dopo l’Unità d’Italia, il territorio di Montechiarugolo accrebbe la propria importanza grazie alla realizzazione del ponte sul torrente Enza e, nel 1901, della diramazione per Montecchio della tranvia Parma-Traversetolo, che consentirono un più rapido collegamento con le città di Parma e Reggio Emilia. Nel giro di pochi anni, vi sorsero alcune industrie, prevalentemente del settore agro-alimentare, tra cui la Mutti nella località di Piazza di Basilicanova.

La storia termale di Monticelli, a breve distanza da Montechiarugolo, inizia nel 1924, anno in cui vengono scoperte le fonti termali da parte della famiglia Borrini. Da quel momento, il piccolo centro assume la denominazione di “Monticelli Terme” e diventa, da piccolo feudo rurale del Ducato di Parma, a centro che sfrutta le proprie risorse termali come importante fattore di attività economica. Lo stabilimento termale di Monticelli viene infatti inaugurato pochi anni dopo la fortunata scoperta, nel 1927.

  • Tipologia di acque

Il centro termale di Monticelli presenta due diverse qualità di acque curative: le sulfuree, medio-minerali e sono ricche di solfuri, solfati, e idrogeno solforato; e le salso-bromo-iodiche, che possiedono una concentrazione salina tre volte superiore all’acqua di mare, con un’elevata concentrazione di bromo.

  • Patologie curate

Le acque delle Terme di Monticelli sono in grado di combattere in modo efficace i processi infiammatori cronici dell’apparato osteoarticolare, ginecologico e del circolo periferico.

In particolare, sono ideali in caso di processo degenerativo della cartilagine articolare e di forme artrosiche, con e senza osteoporosi, di patologie ortopediche, reumatologiche, e neurologiche; di disturbi funzionali vascolari agli arti inferiori; in caso di infiammazione cronica della vagina, del collo dell’utero, delle salpingi e dell’endometrio; di sinusiti, riniti e bronchiti catarrali, bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, otiti, riniti, allergie, raffreddori e sordità.

  • Trattamenti disponibili

All’interno della vasta gamma di cure termali azionabili presso le Terme di Monticelli, si possono trovare non solo i tradizionali fanghi e bagni salso-bromo-iodici, ma anche trattamenti più specifici come: deambulazioni con idromassaggio ozonizzato, irrigazioni vaginali, inalazioni, aerosol, humage, polverizzazioni, docce nasali micronizzate, ventilazioni polmonari controllate, insufflazioni endotimpaniche, massaggi, fisiokinesiterapia  e kinesiterapia riabilitativa in piscina.

  • Da visitare

Montechiarugolo è innanzitutto famoso per il suo imponente castello tardomedievale, dalle cui alte mura può essere ammirato uno dei più suggestivi paesaggi di pianura sul fiume Enza. All’interno, i suoi ambienti possiedono una raffinatezza gentilizia: il cortile d’onore e le sale di rappresentanza, infatti, colpiscono per le decorazioni, caratteristiche delle dimore signorili del ‘500, fortemente volute da Pomponio Torelli, umanista e letterato del tempo. Dalla corte interna si accede poi al vasto salone rettangolare, detto delle Feste, decorato dall’artista tardo manierista Cesare Baglione e la sua scuola. Proseguendo, infine, si entra nella Camera Antica, con volte a crociera e immagini allegoriche e nella Camera di Mezzo, con le delicate figure dell’arcangelo Gabriele e della Vergine. Chiude la visita, il grande loggiato a colonne, affacciato direttamente sul fiume Enza. Si narra che il castello di Montechiarugolo sia protetto dalla Fata Bema, una giovane fanciulla nata verso la fine del Cinquecento, e dotata di poteri magici. Leggenda vuole che ogni 19 maggio, la donna si aggiri per le sale del palazzo, piangendo il suo amore perduto Pio Torelli.

Al di là del castello, il borgo è in grado di regalare davvero molte sorprese, in quanto policentrico e strutturato su ben cinque frazioni. Tra gli altri edifici da visitare, la chiesa di San Quintino, che conserva al suo interno varie opere di pregio, tra cui la pala d’altare settecentesca, alcune statue e, nel locale attiguo al presbiterio, una serie di affreschi quattrocenteschi; il vicino Palazzo Civico, sede del consiglio comunale; l’abbazia di Santa Felicola, menzionata per la prima volta nel 924; la rinascimentale chiesa di Santo Stefano, con il suo pregevole organo seicentesco; e l’oratorio del Romito.

  • Info e contatti

Ufficio turistico:

c/o Hotel delle Rose
via Montepelato Nord, 4
+39 052 16 87 766
turismo@comune.montechiarugolo.pr.it

ORARIO INVERNALE:
Mer-Sab 8.15-12.45
ORARIO ESTIVO:
Gio e Ven 8.15-11.45 / Sab 8.15-12.45 e 15.15-17.45 / Dom 8.15-11.45.

Sito del Comune:
https://www.comune.montechiarugolo.pr.it

Sito elle Terme:
https://www.termedimonticelli.it