Sull'antico lago vulcanico

Piccola oasi a portata di mano

Regione: Campania
Provincia: Napoli

Ischia Porto è il cuore pulsante di una delle più affascinanti isole della Campania, tesoro incontaminato di rara bellezza che si staglia tra l’azzurro del mare e una terra misteriosa. Un tempo sede di un attivo cratere vulcanico, è oggi luogo ricco di spunti per un viaggio davvero indimenticabile, con il suo clima particolarmente mite e il suo paesaggio particolarmente variegato di spiagge dorate, pinete e morbide colline.

  • Cenni storici

Il porto di Ischia era, anticamente, un lago. Secondo Plinio, nacque probabilmente nel IV- III sec. a.C. da un antico cratere, sprofondato a causa di un terremoto e riempito d’acqua. Era profondo poco più di due metri, misurava 100.000 mq e conteneva all’interno un isolotto abitato, il Tondo (di cui ora non resta che una semplice struttura circolare livellata e rovinata dal tempo). Questo straordinario elemento del paesaggio portuale è al centro di un episodio del 140 d. C.. Tra il II e il III sec. d. C. l’antica struttura del lago si modificò in seguito all’eruzione del Montagnone.

Nel 1670, fu aperta un piccolo passaggio per permettere il ricambio dell’acqua all’interno del lago. Sulla collina meridionale, invece, nel 1735, fu costruito dal protomedico di corte dei Borbone Francesco Buonocore il Casino Buonocuore, una casa di vacanza per sé e una clinica di lusso per personaggi illustri, che venivano a curarsi con le acque termali delle sorgenti Fornello e Fontana.

Il luogo esercitava un’irresistibile attrazione su Ferdinando IV, che si dedicava a frequenti “battute” di pesca nel piccolo specchio d’acqua. L’entusiasmo per il luogo lo indusse a prendere in affitto la struttura, alcuni terreni confinanti e il lago di proprietà dell’Università d’Ischia. Nel 1815, quando i Borbone riconquistarono il trono, Francesco IV rilevò il Casino Buonocore che, insieme al lago e alle zone circostanti, entrò a far parte delle  cosiddette “Reali Delizie”. L’interesse per questa proprietà e per il lago si rinnovò con Ferdinando II. Varie ragioni lo spinsero ad esprimere il suo parere favorevole all’apertura del porto. Tagliando il lago, voleva dare impulso al commercio e risollevare le sorti degli isolani. Nello stesso tempo, però, favoriva anche se stesso che poteva giungere con più facilità alla Casina Reale, evitando di attraccare col piroscafo al molo di Celsa e poi percorrere a piedi, attraverso l’Arso, la stradina che conduceva a Villa dei Bagni.
L’Ispettore di Ponti e Strade, Luigi Oberty, e il primo tenente del Genio, Domenico Milo, presentarono il progetto per la costruzione del porto nel lago d’Ischia e il re lo approvò il 19 luglio del 1853.

Il 25 luglio di quello stesso anno iniziarono i lavori, diretti dal Cavalier Camillo Quaranta. Venne eliminato il cordone sabbioso ma  si procedette con molta lentezza a causa del caldo e dei miasmi derivanti dalle alghe putride che coprivano la duna sabbiosa. Finalmente il 31 luglio del 1854, entrò nell’antico lago la prima imbarcazione: il piroscafo reale Delfino. Il 17 settembre del 1854, poi, fu ufficialmente inaugurata l’apertura del porto con una solenne cerimonia, alla presenza di Ferdinando II.

  • Tipologia di acque

Le caratteristiche chimiche delle acque termali dell’isola d’Ischia possono essere suddivise in due gruppi: cloruro-sodiche, con circa 75 affioramenti a Ischia Porto, Lacco Ameno e Casamicciola Terme; e le acque bicarbonato-alcaline, circa 20, a Casamicciola Terme e a Barano d’Ischia. Le temperature variano da 15 a 86 gradi.

  • Patologie curate

Le cure che è possibile intraprendere presso le fonti termali di Ischia Porto e dintorni riguardano principalmente problemi di tipo reumatico e dell’apparato locomotore; dermatologico e gonecologico. Ma anche affezioni croniche di bronchi, naso, orecchio e gola nonché tutto ciò che concerne la medicina riabilitativa.

  • Trattamenti disponibili

Le cure possibili per questo tipo di patologie presso gli stabilimenti delle Terme di Ischia sono svariate e vanno da quelle “classiche”, come quelle idropiniche, inalatorie e fisioterapiche, bagni, fanghi, inalazioni, aerosol, insufflazioni, idromassaggi e irrigazioni, fino ai più moderni trattamenti come le elioterapie e le grotte essudatorie. Incluso anche tutto ciò che riguarda il lato del “benessere”, con massaggi orientali e trattamenti estetici che utilizzano anche prodotti termali.

  • Da visitare

Il punto di ritrovo sull’isola di Ischia, dall’ora dell’aperitivo in poi, è la Riva Destra del porto, molo lungo il quale si trovano numerosi bar e locali. Proseguendo la passeggiata, si imbocca Via Roma e poi il Corso Vittoria Colonna, una strada che, di sera, diventa pedonale, costeggiata di negozi e botteghe. Lungo il corso, inoltre, si trova anche uno dei pochi locali notturni di Ischia: il Valentino Club.

Tra le più suggestive attrazioni dell’isola di Ischia, invece, si annovera innanzitutto la Villa La Colombaia, a Forio, edificio circondato da uno splendido parco nonché residenza del regista Luchino Visconti. Ora è la sede di un istituto culturale dedicato a Visconti e coinvolto nella promozione di attività culturali come musica, cinema, teatro, mostre d’arte, officine e recensioni cinematografiche. Al suo interno, vi è anche un museo dedicato a Luchino Visconti.

Sempre a Forio, è possibile passeggiare nei sontuosi Giardini della Mortella, parco che, in origine, era proprietà del compositore inglese William Walton. Il compositore, arrivato sull’isola nel 1946, aveva piantato meravigliose piante tropicali e mediterranee, alcune delle quali hanno raggiunto proporzioni sorprendenti.

Presso i Giardini Ravino, invece, si trova l’Orto Botanico, con una delle più ricche collezioni di cactus e piante grasse coltivate all’aperto in Europa.

Imperdibile il Castello Aragonese, a Ischia Ponte, uno dei monumenti più suggestivi dell’isola. Sorge su una piccola isoletta e si raggiunge attraversando un ponte di pietra. Il castello è alto circa 113 metri e la salita può essere percorsa su una vecchia mulattiera o utilizzando un moderno ascensore installato negli anni settanta. Uno dei reperti del castello è dedicato a varie forme di tortura medievale.

La Torre Guevara, sempre a Ischia Ponte, è uno dei simboli più noti dell’isola, circondata da un prato e affacciata sulle rocce di Sant’Anna. Ad oggi, viene soprattutto utilizzata come centro espositivo per l’arte.

Degni di menzione, infine, il Museo Angelo Rizzoli  e il Museo Archeologico Pithecusae.

Per quanto riguarda le architetture religiose, merita una visita la chiesa del Soccorso, a Forio. Costruita su un ripido promontorio, è una delle strutture architettoniche più originali dell’isola.

  • Info e contatti

Ufficio turistico:

via Iasolino, 1
+39 081 3333111

Sito del Comune:
https://www.comuneischia.it

Sito elle Terme:
https://www.terme-ischia.it
https://www.giardiniposeidoneterme.com